Alberto Magnelli

(1888-1971) iniziò a dipingere nel 1907 e nel 1909 partecipò per la prima volta alla Biennale di Venezia. Negli anni Dieci si distinse per la sua vicinanza al movimento futurista, frequentando Papini, Soffici, Prezzolini, Marinetti, Boccioni e Carrà. Nel 1914 visitò Parigi con Aldo Palazzeschi e qui ebbe modo di conoscere Picasso, Léger, Max Jacob e in particolar modo Apollinaire, con cui strinse un’affettuosa amicizia. I quadri successivi al 1915 si caratterizzarono per le forme astratte, tanto da averlo fatto annoverare dalla critica tra i primi astrattisti italiani. Dagli anni Trenta si stabilì a Parigi, raggiungendo la fama internazionale con le sue opere, anche in seguito alla sua prima retrospettiva tenuta nel 1947 alla galleria René Drouin. Nel 1960 partecipò alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia con una mostra personale e in seguito espose alla Kunsthaus di Zurigo, a Palazzo Strozzi, a Firenze, e al Musée National d’Art Moderne di Parigi.