(Licciana 1880 - La Spezia 1958) militante socialista, nel 1911 iniziò a collaborare con Gaetano Salvemini, scrivendo sull’«Unità». Al termine della guerra, conobbe Piero Gobetti e iniziò a contribuire a «Energie nove» e «La Rivoluzione liberale». Direttore della biblioteca civica e del Museo della Spezia dal 1923, nella seconda metà degli anni Venti fece professione di lealtà al fascismo e nel 1932 ricevette l'incarico di insegnare Storia dell'arte medioevale e moderna presso l'Università di Genova. Negli ultimi mesi della Repubblica Sociale Italiana, tuttavia, abbandonò i propri incarichi, attraversando la linea del fronte, cosa che gli valse una celere riabilitazione da parte del CLN.