Giacomo Debenedetti

(1901-1967) scrittore e saggista, è stato uno dei massimi critici letterari del Novecento e tra i primi cultori italiani di Marcel Proust, del quale tradusse Un amore di Swann, pubblicato da Bompiani nel 1948. Animatore già nel 1922 con Sergio Solmi della rivista «Primo Tempo», dove escono opere di Montale e Saba destinate ad entrare nel canone letterario italiano, svilupperà la sua attività di critico militante nel secondo dopoguerra sull’«Unità» e in riviste come «Nuovi Argomenti», «Paragone», «La Nuova Europa», «Mercurio». Le sue opere di maggior fortuna, spesso nate come lezioni universitarie, sono state pubblicate postume. Tra queste Il romanzo del Novecento (1971), Niccolò Tommaseo (1973), Poesia italiana del Novecento (1974), Verga e il naturalismo (1976), Pascoli: la rivoluzione inconsapevole(1979).