Giovanni Amendola

(Napoli 1882 - Cannes 1926) è stata una figura di riferimento nel panorama politico antifascista e nel pensiero filosofico culturale italiano. Si dedicò, fin da giovane, al giornalismo collaborando con «La Voce», «Il Mondo», «La Capitale» e importanti quotidiani come «Il Resto del Carlino» e il «Corriere della Sera». Nel 1924 fondò il partito L'Unione Nazionale delle forze liberali e democratiche per poi, un anno dopo, promuovere il Manifesto degli intellettuali antifascisti redatto da Benedetto Croce. Dei suoi scritti ricordiamo La volontà è il bene. Etica e Religione (1911), Etica e Biografia (1915) e Le forme essenziali della nostra vita politica e il rinnovamento postbellico (1919).