Guglielmo Alberti

discendente dell’umanista Leon Battista Alberti, Guglielmo Mori Ubaldini degli Alberti della Marmora si legò presto ai giovani che animavano la rivista «Primo Tempo», «La Rivoluzione Liberale» e «Il Baretti», trovando in Piero Gobetti un punto di riferimento etico e politico. Negli anni Venti cominciò a frequentare gli ambienti antifascisti e artistici romani, toscani e all’estero, intrattenendo scambi epistolari con vari intellettuali europei, mentre scriveva di critica cinematografica per «Solaria» e «Pegaso», lavorava sulle sceneggiature cinematografiche e sulla critica letteraria (Sulla poesia di Baudelaire, 1930), pubblicava letteratura di viaggio e reportage fotografici (Magreb. Viaggio nell’Africa del Nord, 1935). Nel 1945 a Friburgo pubblicò per «Cultura e Azione» l’articolo In ricordo di Piero Gobetti. Tornato in Italia quello stesso anno, riprese l’attività di critico letterario per le maggiori riviste italiane e scrisse una biografia di Manzoni.