Carteggio

Con immancabile, urbanissimo garbo, nonostante convinzioni a volte differenti, l’intellettuale cattolico fiorentino Piero Bargellini e il critico laico, romano d’adozione, Enrico Falqui, carteggiano per un intero quarantennio, dai tempi del «Frontespizio» fino al 1973, leggendosi, aiutandosi, ragionando di vita e di cose letterarie. Ne esce un vivacissimo spaccato di civiltà letteraria, nutrito di opere, di trame, di collaborazioni e di iniziative editoriali, che si accende, di volta in volta, intorno al valore e alla fama di Dino Campana, di Carlo Emilio Gadda, di Anna Maria Ortese o di Giovanni Papini, al centro di un’amichevole polemica consumatasi sulle pagine delle riviste. Al di là delle differenze, Falqui e Bargellini appartengono, però, in tutta evidenza, a un medesimo clima letterario, accomunati da un integerrimo amore per la cultura, della quale si dichiarano «chierici» con la penna in mano.