Michele Antonio Plazza

(1720-1791), vissuto in Sardegna oltre trentacinque anni, si avvicinò al systema naturae linneiano nel corso di un soggiorno a Parigi e a Montpellier, dove frequentò con assiduità i giardini botanici ed ebbe modo di confrontarsi con alcuni dei principali fitologi e naturalisti francesi, tra cui Antoine e Bernard de Jussieu, Buffon, Guettard, d'Argenville, Bombard e Sauvages de Lacroix. Dopo un periodo trascorso a Torino, durante il quale fece parte dei circoli che animavano la nascente scienza sperimentale della capitale sabauda e fu tra i primi membri della neonata Società Privata Torinese, Plazza tornò a Cagliari nel 1759, per ricoprire la cattedra di chirurgia e dar vita alla relativa scuola. A partire da quella data, attraverso un lavoro di raccolta, di studio analitico e di documentazione, prese corpo il progetto della Flora Sardoa, alla quale il chirurgo-naturalista lavorò almeno fino al 1788, dedicandosi allo stesso tempo alla realizzazione del primo nucleo di un orto botanico con annessa un'accademia di agricoltura.