Saverio Merlino

laureatosi in legge a Napoli cominciò prestissimo la militanza anarchica come difensore della banda del Matese. Collaborò alla «Plebe» di Milano e prese parte nel 1881, con Errico Malatesta, al congresso internazionale anarchico di Londra. Accusato di cospirazione contro lo Stato, riparò prima in Inghilterra, poi in Francia, Malta, Germania e infine negli Stati Uniti, dove fondò il giornale «Il grido degli oppressi» per dar voce al problema dell’immigrazione italiana. Ritornò clandestinamente in Italia nel 1894 per raggiungere la Sicilia dei Fasci, ma venne arrestato. Avvicinatosi al socialismo libertario fondò la «Rivista critica del socialismo» e pubblicò nel 1897 Pro e contro il socialismo. Esposizione critica dei principi e dei sistemi socialisti. Successivamente fu avvocato difensore di Malatesta e di Gaetano Bresci. Nel 1924 pubblicò Fascismo e democrazia. La lezione delle cose: quello che il regime politico è e quello che deve essere. Ritiratosi a vita privata dopo le leggi fascistissime, morì a Roma il 30 giugno 1930.