Giacomo Matteotti: «il più irriducibile degli oppositori»

«Dopo l'assassinio, Matteotti divenne per Gobetti la figura del martire che egli vagheggiava come modello per il suo antifascismo intransigente: “la generazione che noi dobbiamo creare”, scriveva...

«Dopo l'assassinio, Matteotti divenne per Gobetti la figura del martire che egli vagheggiava come modello per il suo antifascismo intransigente: “la generazione che noi dobbiamo creare”, scriveva alla fine del suo profilo, “è proprio questa, dei volontari della morte per ridare al proletariato la libertà perduta”. Nel ritratto di Matteotti, in fondo Gobetti descriveva se stesso».Vi invitiamo alla lettura della recensione di Emilio Gentile sul Matteotti di Piero Gobetti («Il Sole 24 Ore», 8 giugno 2014)